In queste ultime giornate di novembre, in cui la pioggia continua a scendere senza sosta, riprendo in mano le fotografie scattate poco più di un mese fa e penso al sole dell’autunno e alle ultime camminate in alta quota. L’anello di Costa Fenera da Malciaussia è un po’ un grande classico per il mese di ottobre, un’escursione che in questa stagione regala un cielo terso e colori caldi a scaldare gli occhi.
Avevo già camminato lungo parte di questo sentiero, in particolare lungo la spettacolare cresta che divide la Valle di Susa dalla Valle di Viù, compiendo una bellissima escursione ad anello partendo da Alpe le Combe e rientrando sul sentiero balcone dal Colle della Croce di Ferro verso Balmafol. Quest’anno invece, volevo camminare sull’altro versante e vedere l’altra faccia della medaglia.
Parto così a piedi da Malciaussia, dove mi accoglie un limpido cielo azzurro intenso in cui spicca, lucente e solitaria, la luna. Il versante a nord è ancora avvolto nell’ombra, quasi a fare da contraltare alle assolate vette circostanti.
Dopo un breve tratto lungo il lago artificiale, inizio il mio anello verso Costa Fenera imboccando il sentiero che mi porta al Lago Nero. Ancora metà in ombra, la superficie illuminata dal sole fa invece da specchio alla piramide del Rocciamelone.
Proseguo la mia salita nel Vallone delle Coupe, immersa tra piante di mirtilli dai toni rossastri e raggiungo l’omonimo colle. Qui la vista si apre sulla Valle di Susa, dove una leggera foschia risale dalla pianura: da un lato il cielo terso e pulito della Valle di Viù, dall’altro il cielo lattiginoso del lato valsusino.
Sul sentiero di crinale di Costa Fenera
Mi godo il panorama, ma so che la parte più spettacolare deve ancora arrivare. Continuo seguendo il sentiero lungo il crinale, tra imponenti guglie di roccia e lievi saliscendi tra i due versanti. Non adatto per chi non è avvezzo ai tratti aerei e ai ripidi pendii, questa porzione di sentiero è senza dubbio la parte più bella e impegnativa di tutto l’anello.
Procedo senza fretta, lascio i miei occhi vagare di roccia in roccia, di vetta in vetta, in un panorama a 360° su questa porzione di arco alpino. Mi immergo totalmente nell’ambiente che sto attraversando, con passo leggero, per non lasciare traccia del mio passaggio.
Supero il Colletto di Costa Fenera, dove più in basso si intravedono i laghetti del Turlo, e continuo a camminare a mezzacosta arrivando infine al Colle della Croce di Ferro. Mi fermo per una meritata pausa pranzo e dopo poco arriva un altro escursionista solitario. Mentre mangiamo i nostri panini, condividiamo qualche chiacchiera e consultiamo le carte.
Lungo la mulattiera militare
È ora il momento di scendere verso valle e chiudere così l’anello di Costa Fenera. Salutato l’escursionista solitario, mi avvio lungo l’antica mulattiera militare selciata, costruita nel 1901. Ammiro il sapiente lavoro in ogni pietra, la cura e la maestria di un’opera che ancora perdura dopo oltre cento anni.
Tratto di grande valenza storica, non solo militare, percorro a ritroso quella che un tempo era la principale via di passaggio per i tanti pellegrini che dalle Valli di Lanzo risalivano questa stessa mulattiera per recarsi al Rocciamelone. Ammiro il sapiente lavoro in ogni pietra, la cura e la maestria di un’opera che ancora perdura dopo oltre cento anni.
Il paesaggio, ora modellato dai pascoli estivi, si fa nuovamente più dolce. Intravedo la conca di Malciaussia: scendo rapida e in breve tempo raggiungo il bivio dove è iniziato l’anello. Ancora un breve tratto e sono nuovamente al Lago di Malciaussia. chiudendo così la mia escursione.
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