Quando pensiamo all’escursionismo in montagna, spesso abbiamo in mente camminate in alta quota, sopra i 2.000 metri di altitudine, per raggiungere alte vette e godere di ampi panorami. Tuttavia, questo tipo di escursionismo, che io stessa amo praticare, si limita a un periodo piuttosto limitato nel tempo, ovvero l’estate. E durante gli altri mesi dell’anno? Non si smette certo di camminare, anzi! I mesi più freddi possono essere un’ottima occasione per scoprire la fitta rete di sentieri di mezza montagna che costellano le Alpi e gli Appennini.
Ma che cos’è la media montagna? Da un punto di vista prettamente geografico, questa espressione indica i territori compresi tra i 600 e i 1500 metri di quota, che rappresentano ben il 74% della superficie montana italiana. Da un punto di vista storico-culturale, questa fascia di territorio è stata lungamente abitata e “addomesticata” dall’uomo, che ha saputo sfruttare a proprio favore le specificità geografiche (altitudine, pendenza, vegetazione, assetto climatico, ecc.) per costruire delle comunità autosufficienti.
Da un punto vista turistico, invece, queste “terre di mezzo” sono state dimenticate e ancora oggi sono spesso scelte come ripiego, preferendo, quando possibile, mete più alte e “appetibili”. Le motivazioni per questo tipo di scelta sono ben radicate in noi: lasciando da parte le preferenze e i gusti personali, la ragione è più profonda e si lega ad una concezione di montagna legata a luogo di loisir e di performance sportiva. Inoltre, nel nostro immaginario la media montagna è ancora legata a immagini di povertà e abbandono: nel dopoguerra, a seguito del boom economico, i montanari lasciavano i propri paesi di origine per cercare lavoro nelle nascenti industrie e conquistarsi migliori condizioni di vita.
Questa porzione di territorio, tuttavia, rappresenta un paesaggio culturale molto ricco e ancora in gran parte da riscoprire. La lunga presenza dell’uomo in queste terre ha lasciato numerose impronte, basti pensare alle tante borgate che costellano le nostre montagne, agli innumerevoli sentieri e mulattiere che collegano i paesi del fondovalle con i villaggi più in quota, gli alpeggi e i valichi, oppure ai terrazzamenti.
Ecco quindi che scegliere di camminare lungo i sentieri di mezza montagna diventa l’occasione per scoprire la ricchezza e riconnettersi con la storia di questi luoghi, sviluppando nuovi percorsi di conoscenza e una consapevolezza del valore storico e culturale di questi paesaggi.
Sono davvero tantissimi gli itinerari di media quota che possiamo scegliere di percorrere, molto spesso anche vicino casa o a pochi chilometri dalla città. Se penso solo alla bassa Valle di Susa, la lista è davvero lunga: tra i tanti, tutti ricchi di fascino, basti pensare alla Certosa di Montebenedetto a Villar Focchiardo, al Sentiero dei Chouqué a Chianocco, ai tanti sentieri di Borgone tra cave di pietra e antiche borgate, oppure al più famoso Musinè.
Ogni sentiero di mezza montagna ha qualcosa da raccontarci in merito agli uomini e alle donne che qui hanno vissuto e lavorato, alle loro storie e alla ricchezza materiale e culturale che ci hanno lasciato. Spesso poco frequentati, sono anche l’occasione per camminare con più tranquillità, riscoprendo luoghi spesso sottovalutati. E non importa se non si raggiunge una grande e famosa cima, possiamo scegliere di praticare un escursionismo che ha meno a che vedere con la pratica sportiva e più con un turismo lento, consapevole e responsabile.
Scegliere di percorrere i tanti sentieri di mezza montagna diventa un atto quasi “rivoluzionario”, un breve viaggio che diventa incontro e ridà senso ai luoghi, favorendo anche rinnovati modelli di sviluppo delle comunità locali. Ecco così che da “terre invisibili”, definizione data da Monica Meini per le aree interne che ben si adatta alla media montagna, si può passare a territori nuovamente visibili culturalmente, socialmente e turisticamente.
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[…] elementare. Spesso ce lo dimentichiamo, abituati a vivere in città o a fondovalle, ma queste borgate di mezza montagna, così come tante altre sulle nostre Alpi, in passato erano densamente abitate, tanto da avere […]
[…] le alte quote, i sentieri che portano in alto, tralasciando o dimenticando del tutto quelli di media o bassa montagna, peggio ancora se in piccoli valloni laterali considerati […]
[…] prodotto culturale materiale, frutto delle necessità e del lavoro dei montanari: i sentieri, in particolare quelli di mezza montagna, portavano sempre da qualche parte, avevano uno scopo ben preciso. Sono un prezioso elemento […]
[…] che si possono ammirare in alta quota ma è anche la stagione perfetta per camminare lungo i tanti sentieri di media montagna. I versanti a solatio, poi, offrono un’ottima esposizione al sole, perfetta per godere del […]
[…] la bassa stagione e i periodi più freddi dell’anno, questi sentieri, così come tutti i sentieri di mezza montagna, ci raccontano tante storie di vita montana. Sono la memoria tangibile del passato e ci guidano […]