Il comune di Condove, situato sul versante a solatio in Bassa Valle di Susa e incastonato tra i valloni del Gravio e del Sessi, vanta numerosissime borgate e frazioni (se ne possono contare poco meno di 80). Grazie all’esposizione favorevole, un tempo questo versante era caratterizzato da pascoli e boschi e tutti i vari insediamenti contavano numerosi abitanti: a riprova di ciò, fino al 1936 Mocchie e Frassinere erano due comuni e non semplici borgate. Lo spopolamento dei territori montani ha portato al progressivo abbandono delle attività rurali e delle abitazioni, lasciandoci in memoria una fitta rete di sentieri e mulattiere. Tra questi troviamo il Sentiero dei Morti, così chiamato perché anticamente usato per trasportare i defunti dal Lajetto e la Valle dei Sessi a Mocchie.
Particolarmente adatti per essere percorsi durante la bassa stagione e i periodi più freddi dell’anno, questi sentieri, così come tutti i sentieri di mezza montagna, ci raccontano tante storie di vita montana. Sono la memoria tangibile del passato e ci guidano attraverso un vero e proprio viaggio nel tempo: percorrendoli incontriamo piloni votivi, alpeggi e bergerie, chiese, cappelle votive, elementi architettonici di epoca romanica o barocca.
Percorrere il “Sentiero dei Morti” a Condove (in patois francoprovenzale “La vië di mort“), è una delle tante possibilità che abbiamo per addentrarci in queste storie. Individuato e ripristinato dalla Squadra Manutenzione Sentieri Condove Outdoor nel 2021 dopo decenni di abbandono, questo sentiero era parte integrante delle varie mulattiere che costellano questo versante e che collegavano le borgate Coindo, Lajetto, Sigliodo Inferiore e Superiore a Mocchie.
Questo sentiero deve il suo nome all’utilizzo che gli abitanti di queste borgate ne facevano: prima della costruzione del cimitero a Lajetto, avvenuta nel 1829, i defunti venivano trasportati lungo questo itinerario fino al cimitero di Mocchie. Lungo il percorso si incontrano alcuni massi opportunamente levigati e sagomati (“lou roc di mort“), dove i portantini poggiavano le bare per riposarsi.
Il “Sentiero dei Morti” attualmente recuperato e provvisto di cartellonistica esplicativa collega le borgate Bonaudi e Sigliodo, e si innesta sull’itinerario più lungo che unisce Lajetto a Mocchie. Tuttavia, per apprezzare al meglio questa porzione di territorio, si può compiere una facile e piacevole escursione ad anello tra folti boschi di castagno, piccole borgate e splendidi panorami.
Per percorrere il Sentiero dei Morti a Condove con questa escursione ad anello, si parte da Mocchie e si toccano le borgate Muni e Camporossetto, con la bella cappella di San Martino. Si cammina lungo una mulattiera immersa in boschi di castagno, un tempo alberi preziosi per i loro frutti, per il fogliame, utilizzato come lettiera per gli animali, e il legname, particolarmente resistente. Da qui si prosegue in leggera discesa fino ad arrivare a Lajetto, attraversando meravigliose faggete e boschi di roverelle, a seconda dell’esposizione del sentiero.
Ci si dirige poi al cimitero di Lajetto, con la sagace scritta “Oggi a me, domani a te” e si scende sempre immersi nel bosco. Da Sigliodo ecco che inizia il tratto di sentiero ripristinato, splendida balconata panoramica sulla Bassa Valle di Susa e la Sacra di San Michele. Si giunge a Bonaudi e da qui si percorre il sentiero di andata che riporta a Mocchie.
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