Ci sono luoghi che in determinate stagioni danno il meglio di sé. È il caso dei laghi di Bellagarda, in Valle Orco, che in autunno indossano il loro abito più bello e regalano panorami incantanti.
È forse una delle escursioni più classiche di quella zona, ma non per questo scontata, meno affascinante o priva di difficoltà. Il sentiero parte dalla borgata Ghiarai e subito ci si addentra in un folto bosco di larici e abeti: la natura verdeggiante, il silenzio rotto solo dal fruscio del vento tra i rami e dal vivace scroscio dell’acqua, i grandi massi erratici ricoperti di muschio, tutto concorre per creare un’atmosfera da favola e quasi ci si aspetta di incontrare fate e gnomi.
Seguendo il sentiero 517, si inizia a salire e in poco tempo si raggiunge l’alpe Pian Pesse. Man mano, i colori iniziano a cambiare, passando gradualmente dai toni freddi dei verdi alle calde sfumature di giallo e arancione. Più su, si intravedono le cime già innevate, in un gioco meraviglioso di contrasti.
La salita prosegue ripida fino a raggiungere l’alpe Ciarbonera. Qui lo sguardo si apre a 360° sulle montagne circostanti e sul lago di Ceresole Reale.
Ancora un piccolo sforzo e si arriva al primo dei laghi di Bellagarda, dove nella calma superficie dell’acqua si specchiano le Levanne in tutta la loro eleganza e maestosità. La mente ritorna a luglio, alla salita sulla Levanna occidentale, ora rivestita dal candido manto dell’inverno. Da lassù, i laghi sembravano minuscole perle incastonate tra i ripidi versanti delle montagne.
I giochi di riflessi si susseguono sempre diversi nei vari laghi, in contrasti di colori e sfumature che mai stancano l’occhio avido di bellezza. Intorno, si stagliano fiere e imponenti il Gran Paradiso, il Courmaron, i Denti del Broglio, la Becca di Monciair, il Ciarforon, la Tresenta, i Becchi della Tribolazione e le già citate Levanne.
A malincuore, mi lascio alle spalle i laghi di Bellagarda e inizio a scendere verso valle, questa volta imboccando il sentiero 517a e compiendo così un giro ad anello. Si incontra l’alpe Lillet e si continua a scendere fino a incontrare una splendida cascata del rio Crusionay, per poi entrare nuovamente nel bosco e ritornare infine all’auto.
Un’escursione che amo ripetere sempre in questa stagione, perché capace di regalare paesaggi da cartolina che mai stancano. I larici, nella loro veste autunnale, si accendono nella calda luce del sole, in netto contrasto con il verde a valle e con il freddo bianco della prima neve sulle cime. Quasi a ricordarci dell’ineluttabilità del cambiamento, in qualsiasi forma avvenga.
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[…] da Covid-19. Avevo preso la macchina e guidato per circa due ore, per raggiungere alcuni amici a Ceresole Reale e salire al Pian di […]
[…] effettuare alcune escursioni in luoghi che diventano un poi più magici e incantati, come quella ai laghi di Bellagarda in Valle Orco, oppure questa a Cima del Bosco in Val […]