In questa tarda primavera un po’ bizzarra che, fortunatamente, ci ha lasciato ancora neve in quota occorre trovare delle alternative che concilino la necessità di tenersi ancora un po’ in basso per ovvi motivi tecnici e la voglia di salire in alto ed espandere il campo visivo. Così, nella mia ricerca di un itinerario che potesse soddisfare queste due facce all’apparenza contrapposte ho trovato il sentiero balcone di Beaulard.
Di Beaulard e delle sue montagne avevo un ricordo legato alla prima adolescenza e a un’estate in colonia, esperienza che, ammetto, non mi ha lasciato ricordi particolarmente positivi. Forse è per questo che nel tempo non sono più tornata a camminare da queste parti, preferendo altre destinazioni. La curiosità però, se ben usata, è un’ottima alleata e così le ho dato ascolto: ho aperto la carta dei sentieri, letto qualche guida e via a camminare. Che dire? Un itinerario che mi ha sorpreso per la sua bellezza e per la varietà di ambienti attraversati.
Il percorso parte da Puys di Beaulard, piccola frazione con case rurali dalla tipica architettura dell’Alta Valle di Susa, caratterizzata da due piani in pietra e un sottotetto in legno con travi in larice e una copertura in scandole o lose (oggi molte coperture sono in lamiera). Si oltrepassa l’abitato e si continua sull’ex strada militare per il passo del Colomion e, più in alto, il passo della Mulattiera, dove sorge la caserma XVI, un notevole edificio militare su due piani in completo stato di abbandono.
La salita procede piacevolmente e senza particolare fatica grazie alla pendenza costante che permette di godere appieno degli ambienti e dei panorami circostanti. La camminata alterna tratti ombrosi immersi nel bosco a graziose radure e suggestivi scorci panoramici. Questa zona, inoltre, fa parte del Sito di interesse Comunitario Oasi Xerotermica Puys-Beaulard, un’area protetta che si estende dall’alveo della Dora di Bardonecchia fino a 2.600 metri di altezza, per un’estensione totale di 462 ettari di habitat forestale. Grazie all’esposizione delle varie praterie alpine qui presenti e al microclima qui crescono specie botaniche tipiche di ambienti secchi e steppici. Tra le varie specie presenti, spiccano le fioriture di orchidee, splendide in questo periodo. Va sottolineato, inoltre, come il mantenimento di queste specie botaniche sia strettamente legato alla corretta pratica dello sfalcio dei prati: se a prima vista questi ambienti possono apparire “incontaminati”, in realtà sono il frutto della combinazione di fattori ambientali, climatici e antropici.
Raggiunto il passo Colomion, la vista si apre sulla Guglia Rossa e sulle splendide montagne del confine franco-italiano. Si prosegue lungo la strada a sinistra, ora in piano, e qui inizia il vero e proprio sentiero balcone di Beaulard. La si percorre per un tratto poi la si abbandona per imboccare il sentiero che scende nel fitto bosco di conifere fino a Grange Soullier, una splendida conca prativa incorniciata dalla Punta della Mulattiera, Punta Charrà e dalla Grand’Hoche. Si continua ancora nel bosco fino a incrociare il sentiero che arriva dal passo della Mulattiera e si arriva nel Vallone della Sanità, dove ora è ancora presente un nevaio (abbastanza frequente a inizio giugno). Il sentiero diventa una strada forestale e scende più ripida verso Refour. Volendo allungare l’itinerario e percorrere tutto il sentiero balcone di Beaulard si può prendere la deviazione che porta al rifugio Guido Rey (adatto per ottimi camminatori). Raggiunto Refour, ormai quasi del tutto abbandonato, in pochissimo si ritorna a Puys chiudendo così un anello davvero interessante, bello, panoramico, ma soprattutto ricchissimo dei mille colori delle estati alpine.
Leave A Reply