Get outdoors. Gently, esci nella natura con delicatezza. È una frase che ho letto in giro per il web, apparsa per caso durante alcune ricerche relative al turismo sostenibile e responsabile. Sebbene sia uno slogan pubblicitario di un marchio straniero di abbigliamento sportivo, l’ho fatta “mia” perché rispecchia in pieno la mia idea di stare in natura. Con gentilezza e sensibilità, rispettando il più possibile l’ambiente e cercando di minimizzare il mio impatto ambientale. Un approccio che rispecchia i principi del “Leave No Trace”, un concetto e un movimento nato a metà del XX secolo negli Stati Uniti come risposta ai danni ecologici causati dalle attività ricreative in natura.
I 7 principi del “Leave No Trace”
Negli ultimi anni, un numero sempre crescente di persone ha iniziato a dedicarsi a escursioni in montagna, a intraprendere trekking di più giorni, spesso portando con sé la propria tenda, o a bivaccare in alta quota, per godere della bellezza dei paesaggi, riconnettersi alla natura e ritrovare una dimensione più profonda. Tuttavia, è importante ricordare che ogni nostra azione ha un impatto sull’ambiente: anche durante una semplice escursione, lasciamo inevitabilmente una traccia dietro di noi, che può influenzare l’ecosistema circostante.
Come possiamo ridurre al minimo il nostro impatto durante queste esperienze all’aperto? I 7 principi del “Leave No Trace” possono guidarci in questo percorso, aiutandoci a vivere esperienze gratificanti senza compromettere la bellezza e l’integrità della natura. Questi principi non solo ci aiutano a preservare l’ambiente, ma ci insegnano anche a rispettare e apprezzare maggiormente gli spazi naturali che visitiamo.
- Pianifica in anticipo e preparati correttamente
- Resta sui sentieri e campeggia su terreni “resistenti”
- Smaltisci correttamente i rifiuti
- Lascia ciò che trovi
- Minimizza l’impatto dei fuochi
- Rispetta la fauna selvatica
- Sii gentile e rispettoso/a
1. Pianifica in anticipo e preparati correttamente
Pianificare in anticipo la nostra uscita ci permette di vivere un’esperienza piacevole e in sicurezza, riducendo al minimo gli impatti sul territorio.
- Consulta le carte escursionistiche e dei sentieri e informati sul percorso che vuoi fare (difficoltà, dislivello, lunghezza, eventuali criticità, ecc.);
- Se andiamo in un’area protetta o in un parco naturale, è bene informarsi prima sui regolamenti e le norme da rispettare;
- Consulta le previsioni meteo e sii in grado di affrontare eventuali piccole emergenze (un kit di primo soccorso è sempre utile da avere nello zaino);
- Avere con sé attrezzatura adeguata e in buono stato;
- Quando possibile, programma l’uscita cercando di evitare picchi di presenze e traffico. In alternativa,o in abbianamento, scegli mete meno note e frequentate;
- Confeziona il cibo per ridurre al massimo gli sprechi, utilizzando contenitori per alimenti riutilizzabili;
- Scegli di muoverti in piccoli gruppi;
- Utilizza i mezzi pubblici per raggiungere la destinazione oppure condividi il viaggio per limitare le emissioni.
2. Resta sui sentieri e campeggia su terreni “resistenti”
Anche il semplice camminare in natura può avere degli impatti: possiamo infatti causare seri danni quando la vegetazione di superficie o le comunità di organismi vengono calpestate in modo irrecuperabile. L’obiettivo è dunque quello di evitare di danneggiare il terreno, il fogliame o i corsi d’acqua. Inoltre, se decidi di montare la tenda è opportuno scegliere con cura l’area in cui farlo.
- I terreni “resistenti” comprendono sentieri già tracciati e battuti, rocce, ghiaia, erbe secche, neve;
- Quando possibile, scegli di montare la tenda in aree già utilizzate per questo scopo e attrezzate. In alternativa, scegli per il tuo bivacco un’area dove la vegetazione è molto scarsa o assente;
- Monta la tenda almeno 200 metri dalla riva di un corso d’acqua o di un lago per proteggere le aree ripariali;
- Quando si è in gruppo è buona regola camminare in fila indiana lungo il sentiero (anche quando è bagnato o fangoso) per non danneggiare la vegetazione circostante;
- Evita luoghi dove scorgi i primi segni di deterioramento.
3. Smaltisci correttamente i rifiuti
Quante volte ti è capitato di fare una sosta durante un’escursione in montagna e magari trovare una vecchia scatoletta di alluminio, risalente agli anni ’60 o ’70 del secolo scorso, nascosta sotto una pietra o riaffiorata dal terreno? A me parecchie, e ogni volta ho riflettuto su quanto una semplice azione all’apparenza banale possa avere un impatto a lungo termine. I rifiuti che produciamo quando pratichiamo attività outdoor possono avere conseguenze gravi se non vengono smaltiti correttamente. È dunque essenziale prevedere i tipi di rifiuti che si genereranno e conoscere le tecniche adeguate per smaltirli.
- Porta con te tutti i rifiuti che produci, comprese le bucce e i noccioli della frutta e gli avanzi di cibo;
- Prima di lasciare l’area in cui ti trovi, controlla di non aver dimenticato nulla;
- Non gettare fazzolettini, carta igienica o, peggio ancora, assorbenti, in natura, ma richiudili in un sacchetto che smaltirai una volta a casa (quelli per le deiezioni dei cani sono perfetti);
- Quando campeggi, non lasciare cibo e avanzi abbandonati, ma richiudili in sacchetti e riponili all’interno della tenda per non attirare animali selvatici;
- Per lavarti o lavare le stoviglie, utilizza un sapone biodegradabile in piccole quantità.
4. Lascia ciò che trovi
Tutto ciò che vedi durante le tue attività outdoor è parte dell’ecosistema o della storia del paesaggio ed è buona pratica lasciare tutto inalterato. Ciò significa non cogliere nemmeno un fiore, né rocce o manufatti.
- Non raccogliere piante, fiori, rocce e altri oggetti naturali;
- Osserva le strutture e i manufatti culturali e storici, ma non toccarli o modificarli, contribuendo così a preservare il passato e la memoria;
- Non costruire strutture o scavare buche e trincee;
- Evita di introdurre o trasportare specie non autoctone; nel caso in cui ne avvisti una, segnalalo immediatamente alle autorità competenti (guardiaparco, forestale, ecc.)
5. Minimizza l’impatto dei fuochi
Un fuoco all’aperto, all’imbrunire, è un’immagine carica di fascino, suggestioni e dal grande impatto emotivo. A chi non piace fare un piccolo falò? Il “Leave No Trace” (e il buon senso), ci aiuta a seguire alcune regole per godersi il momento in sicurezza, sia per noi stessi che per l’ambiente naturale.
- Quando sei in tenda, cucina col fornello da campo evitando di accendere fuochi non necessari;
- Se decidi di accendere un fuoco, scegli una zona in cui è permesso ed è già stato fatto;
- Mantieni sempre il fuoco sotto controllo e di piccole dimensioni:
- Spegni completamente il fuoco prima di andartene.
6. Rispetta la fauna selvatica
Quando ci troviamo in natura, siamo nell’habitat di molti animali selvatici e specie vegetali. La nostra presenza può causare interazioni negative tra essere umano e animale e causare seri danni all’ecosistema.
- Osserva gli animali selvatici da lontano, non seguirli e non avvicinarti mai a loro;
- Non dare mai da mangiare agli animali selvatici: il nostro cibo danneggia la loro salute, altera i comportamenti naturali e li espone a predatori e altri pericoli;
- Tieni il cane al guinzaglio e sotto controllo, oppure lascialo a casa;
- Evita gli animali selvatici nei periodi più sensibili: accoppiamento, nidificazione, allevamento dei piccoli o durante l’inverno.
7. Sii gentile e rispettoso/a
Una delle componenti fondamentali dell’etica outdoor è la cortesia verso gli altri, un elemento che contribuisce a rendere l’esperienza all’aperto più piacevole per tutti. Il rumore eccessivo, gli animali domestici non controllati e il danneggiamento dell’ambiente possono minare il fascino che la natura offre.
- Rispetta le altre persone e proteggi la qualità della loro esperienza;
- Sii cortese con ci sta praticando la tua stessa attività e con le comunità locali;
- Scegli di sostare o accamparti mantenendo una certa distanza dal sentiero e dalle altre persone o gruppi;
- Non entrare in proprietà private e non disturbare i cani da guardiania;
- Evita rumori forti e un tono di voce alto; lascia che siano i suoni della natura a prevalere.
Il movimento del “Leave No Trace” ci dà alcune importanti indicazioni per minimizzare il nostro impatto ambientale, ma sono tantissime le piccole azioni che possiamo compiere ogni giorno. Incorporarle nella nostra “routine outdoor” e non solo, soprattutto se siamo alle prime armi, le fa diventare una buona abitudine che fa bene a noi e all’ambiente.
Metti già in pratica questi consigli? Ne conosci degli altri? Condividili nei commenti!
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