Non mi stancherò mai di ripetere quanto si possa trascorrere una bella giornata senza allontanarsi troppo da casa. Nel mio caso, ammetto di avere la fortuna di vivere a due passi dal Parco Naturale Orsiera Rocciavrè e ai piedi di montagne decisamente interessanti da un punto di vista sia escursionistico che alpinistico, con ambienti naturali e panorami davvero unici. E così, perché non approfittare di una lunedì di riposo per fare un’escursione al Rifugio Toesca?
Situato a 1.710 metri nel vallone del Rio Gerardo, il Rifugio Alpino Toesca si trova a Pian del Roc, un falso pianoro così chiamato per via della presenza di un grosso masso erratico depositato dall’antico ghiacciaio. Il rifugio sorge in un luogo davvero invidiabile in quanto a panorami. Da un lato, una veduta d’eccezione sul Rocciamelone; dall’altro, sulle imponenti cime che lo circondano, dal Villano alla Punta di Mezzodì.
Meta molto conosciuta e frequentata in bassa Valle di Susa, è sempre un’escursione molto piacevole e questa volta è stata anche l’occasione per conoscere la nuova gestrice del rifugio, Roberta. Dopo una camminata di circa un’ora e mezza, immersi tra suggestivi boschi di abeti e larici e gli ampi pascoli panoramici dell’Alpe Balmetta, siamo stati accolti con il sorriso e una buona cucina.
Ci siamo goduti un ottimo pranzo all’aperto, approfittando di una mattinata di sole, e una bella chiacchierata con Roberta, gentile, vivace e accogliente. Con il cielo che si copriva nuovamente ci siamo poi incamminati verso le auto, rimanendo ancora una volta incantati dai paesaggi, dalle prime fioriture alpine, dai boschi e dalle montagne tutto intorno a noi, sognando di tornare per esplorare un po’ più in alto e immaginando altre escursioni.
I sentieri per raggiungere il Rifugio Toesca
Due sono i principali itinerari che si possono percorrere in poco meno di due ore per raggiungere il rifugio, entrambi molto piacevoli e immersi in ambienti naturali particolarmente interessanti da un punto di vista botanico, faunistico e paesaggistico.
Il primo sentiero parte da località Cortavetto e segue in parte il Sentiero dei Franchi (segnavia 513A, che confluisce nel sentiero 513). Di particolare interesse sono i due piccoli laghi del Paradiso delle Rane, in cui si riproduce la rana alpina, anche conosciuta come rana rossa o rana temporaria. Qui è presente anche un ristoro, dove poter mangiare godendo di una bella vista sul lago. In circa 40 minuti si arriva poi al Rifugio Amprimo, a quota 1384 metri, seguendo un sentiero prevalentemente pianeggiante tra faggete e lariceti.
In alternativa, si può salire da Pian Cervetto seguendo il sentiero 510 (più ripido rispetto all’altro) e raggiungere il Rifugio Amprimo in circa 30 minuti.
All’Amprimo i due itinerari si incontrano e si prosegue nel fitto e suggestivo bosco di abete bianco del Sapei (segnavia 510) per arrivare all’Alpe Balmetta Vecchia. Da qui si affrontano alcuni tratti di di salita più ripidi e in poco più di un’ora si arriva al Rifugio Toesca.
Mete escursionistiche e alpinistiche partendo dal Toesca
Il rifugio è un’ottimo punto di partenza per numerose escursioni:
- Punta il Villano (2.663m), grado EE/F. Dal Toesca si segue il sentiero per la Porta del Villano , colle che separa il Vallone del Rio Gerardo dal Vallone del Gravio, e da qui si percorre l’ultimo tratto, classificato come alpinismo facile, per giungere in vetta.
- Bergeria del Balmerotto (2.120m)e Colle del Sabbione (2560m), grado E. Proseguendo sul sentiero 510 si sale ripidi attraversando ampie spianate erbose e si giunge al vecchio alpeggio ormai in parte diroccato. Si continua sempre seguendo lo stesso segnavia e si arriva all’ampia depressione del colle.
- Punta Pian Paris (2.738m), grado E. Dal Colle del Sabbione si prosegue senza difficoltà in direzione est lungo l’ampia cresta erbosa.
- Punta Malanotte (2.736m), grado EE. Dal Colle del Sabbione si procede verso il Colle di Malanotte Superioree, prima di raggiungerlo, si devia salendo su ripidi pendii erbosi sul versante sud-ovest per raggiungere la cima.
- Punta Cristalliera (2.801m), grado EE. Sempre dal Colle del Sabbione si raggiunge il Colle di Malanotte Superiore e in breve tempo, su pietraia, si arriva in vetta.
- Rocca Nera (2.854m) e Punta della Gavia (2.808m), grado EE. Dall’Alpe Balmerotto si segue il sentiero per il Colle del Sabbione, ma si abbandona per seguire una traccia, marcata da ometti, che risale la Valletta Lunga fino al Colle della Gavia, a quota 2.775m. Da qui si arriva alla Rocca Nera risalendo la cresta erbosa e superando alcune facili roccette. Tornati al colletto, si risale il versante opposto per raggiungere la Punta della Gavia.
- Monte Orsiera (2.886m), grado F. Dal Colle della Gavia si scende verso il lago di Ciardonnet, a quota 2.560m, e si prosegue su sfasciumi e detriti nel canalone che porta al Colletto dell’Orsiera. Per la Punta Sud (2.878m), si seguono gli ometti a sinistra e si superano in arrampicata alcuni tratti di roccia, arrivando infine in vetta. Per la Punta Nord, la più alta dell’Orsiera, si supera in arrampicata un passaggio esposto e ci si mantiene sulla cresta fino a raggiungere la cima.
- Porta del Chiot o Quiot (2.197m), grado E. Dal Rifugio Toesca si prende il sentiero a destra, indicato da un cartello “Porta del Chiot”, e si sale con ripidi tornanti fino a superare il bosco e si giunge al colle.
- Bergerie dell’Orsiera (1.931m), grado E. Dalla Porta del Chiot si prosegue lungo il sentiero fino al Colle Mulinas, a quota 2.380m, per poi scendere fino alle Bergerie su ampi prati e pascoli.*
Trekking di più giorni
Il Rifugio Toesca è inoltre un posto tappa per diversi trekking di più giorni.
Il primo è senza dubbio il Giro dell’Orsiera (G.O.), un percorso escursionistico di circa 55 km di lunghezza e percorribile 6 giorni, ideale per conoscere e vivere appieno il Parco Naturale Orsiera Rocciavrè.
Un trekking perfetto per un weekend è invece l’Anello dei Tre Rifugi, che tocca il Rifugio G.E.A.T. Valgravio, il Rifugio Amprimo e il Rifugio Toesca. Un itinerario impegnativo per le lunghezze e i dislivelli da affrontare se si passa dalla Porta del Villano, ma decisamente affascinante. È possibile accorciare il trekking, affrontando il giro in un solo giorno, passando dal Colle Aciano.
Infine, è d’obbligo girare la Grande Traversata delle Alpi (GTA), un itinerario che attraversa tutto l’arco alpino piemontese per una lunghezza di oltre 1.000 km.
*Per un approfondimento sulla scala di valutazione delle difficoltà vi consiglio di consultare le direttive del Club Alpino Italiano qui.
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[…] che adesso inizia la discesa verso il Rifugio Toesca lungo il sentiero 511, purtroppo in molti tratti molto rovinato a causa delle forti piogge delle […]