Le cose migliori arrivano quando meno te le aspetti.
Sono finalmente riuscita a mettere un po’ di ordine nelle foto scattate questa estate, tra la Valle di Susa, le Valli di Lanzo e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, e la mente ritorna a quelle giornate, spensierate, emozionanti, inaspettate.
Le montagne sono sempre state qui, vicino a me. Le ammiravo dal basso senza osare spingermi troppo in alto, un po’ per timore e un po’ per pigrizia, ma con nel cuore il desiderio di salire e guardare il mondo da una prospettiva diversa.
Un giorno sono stata presa per mano e ho iniziato a camminare. Ho scrollato di dosso il torpore che mi avvolgeva, ho indossato gli scarponi e un passo dopo l’altro ho iniziato a vivere davvero le mie amate montagne. Quelle mani mi hanno tenuta salda durante le lunghe ore di salita, mi hanno sorretto nei (tanti) momenti di difficoltà, e mi hanno stretto con gioia in cima.
La bellezza e la felicità sono nel rumore dei passi, sempre diverso a seconda del terreno, della stagione, delle condizioni atmosferiche. Si trovano nei suoni del bosco, nel sussurro del vento che a volte diventa quasi urlo, nella musica della pioggia. E soprattutto si trova nel silenzio, così prezioso, delicato e raro.
Vivere la montagna significa imparare a conoscerla e rispettarla, adeguarsi ai suoi ritmi e regole senza imporre le proprie, rallentare e abbandonare il superfluo. La fatica è tanta e il fiato si accorcia, ma la magnificenza e lo splendore che si godono da lassù in cima valgono lo sforzo di ogni passo.
Leave A Reply