Ci sono libri delicati e intimi ma allo stesso tempo freschi, leggeri, anche quando ciò che si racconta è qualcosa di importante, a volte doloroso. Sono libri che sembrano una chiacchierata oppure una lettera, di quelle che si scrivevano una volta agli amici e ai parenti lontani. Il libro di Marco Albino Ferrari lo descriverei proprio così. Mia sconosciuta è tutto questo: intimo, profondo, dalla scrittura piacevole, scorrevole e leggera come l’aria sottile di montagna.
Più che un romanzo è una biografia, una storia di famiglia, una lunga e intima lettera dell’autore alla madre, ormai scomparsa. Nelle sue pagine vi è il racconto della vita di una donna non convenzionale, nelle scelte e nei comportamenti. Una donna che non amava le ipocrisie e le convenzioni sociali, che ha saputo compiere scelte coraggioseper l’epoca in cui è vissuta e che ha amato moltissimo la montagna.
Nelle sue 240 pagine, Mia sconosciuta ci racconta le inquietudini, le passioni e l’amore di Rosamaria (il cui nome scopriremo solo nell’ultima frase), che ha scelto di avere un figlio a 40 anni, ancora nubile, e di crescerlo da sola. Una figura ribelle, elegante, anticonformista, inquieta e tormentata, di cui Marco Albino Ferrari riesce a scrivere solo 12 anni la sua morte, dopo una vita in simbiosi con lei. Rosamaria è stata per lui “madre, padre e, forse qualcosa di più, una compagna indivisibile”.
Nel suo racconto la montagna fa da sfondo alla vita della madre: Rosamaria conosce le Alpi durante i periodi trascorsi a Courmayeur nelle case prese in affitto dal padre, un uomo della ricca borghesia lombarda. Nelle terre alte, si scopre viva, i suoi occhi brillano ed è affascinata dalle alte vette, dai ghiacciai e dai larici, i suoi alberi preferiti. Un mondo fatto di boschi, roccia, neve e ghiaccio, in cui le regole erano ben diverse da quelle imposte dalla società:
Per mia madre […] la montagna rappresentava una via di fuga […] da tutte le retoriche delle cosiddette verità sociali, dalle sovrastrutture assunte acriticamente, dai pensieri congelati dentro gli schemi. Perché la montagna, al contrario, era materia vera, concreta, metteva in relazione il pensare al fare, e un errore in quota non veniva cancellato con un semplice “ti chiedo perdono”.
Rosamaria trasmette questo grande amore per la montagna al figlio, portandolo in lunghe escursioni fin da bambino. E proprio durante queste camminate, i due parleranno a lungo, percorrendo quelli che chiamano “i sentieri delle parole”. In quelle lunghe chiacchierate non dovevano esserci segreti, si parlava di ogni cosa in piena libertà. Chiacchierate che diventano confidenze: è in montagna, lungo i sentieri e nei bivacchi la sera, che lei gli racconta la sua storia, la sua vita, i suoi amori.
Mia sconosciuta può essere letto come la storia di questa donna che ha sempre cercato di essere libera, così come la storia di un rapporto filiale. Ma anche come una storia di montagna: le pagine che la raccontano sono immersioni nella visione consapevole, lucida e critica della madre, ma anche dell’autore stesso, che ha ereditato da lei. Per lei era importante conoscere la montagna, la morfologia, le rocce, i nomi delle vette. Una montagna viva, parlante, che occorre saper leggere e interpretare:
Quando eravamo in quota, e non dovevamo prestare particolare attenzione ai nostri passi sul sentiero, i suoi occhi erano sempre in movimento da una parte all’altra della montagna, sui ghiacciai, sui puntini appena visibili dei rifugi, negli anfratti più nascosti dei bacini. Voleva capire le proporzioni, le inclinazioni dei versanti […]. Sapeva stimare la temperatura in quota dal riflesso del sole sulla neve, o il vento sulle cime dalla forma delle nuvole.
Un libro da leggere nell’intimità di casa propria oppure in alta quota, in una tappa lungo il sentiero, perfetto anche per chi non è un esperto o un appassionato di montagna. Le parole di Mia sconosciuta faranno breccia nel cuore e vi resteranno proprio come l’amore di un figlio per la propria madre.
Marco Albino Ferrari, Mia sconosciuta, Ponte alle Grazie, Firenze, 2020, pp. 240.
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