Da tempo desideravo fare un’escursione oltralpe, nella splendida Valle della Clarée e in particolare nel comune di Névache. Già da un paio di mesi circa avevo individuato un percorso ad anello con diversi laghi lungo il tragitto, per toccare la cima La Gardiole. Forse non certo una delle più famose, ma come sempre preferisco andare oltre i soliti luoghi più gettonati e scoprire la bellezza delle montagne da prospettive diverse.
Sabato 25 luglio decido di partire in solitaria senza troppa fretta: ho voglia di prendermela con molta calma e godermi ogni singolo istante della giornata. Il cielo è terso e già dalla prima mattina il caldo si fa sentire. Per fortuna il primo tratto di sentiero attraversa un bellissimo bosco di larici e pini, il Bois Noir, che regala una piacevole ombra. Man mano che si sale, la vista si apre su tutta la vallata, per sconfinare in Italia, verso la Valle Stretta.
In poco tempo raggiungo il primo lago, il Lac de Cristol, dal blu intenso e rilassante. La Gardiole sembra ancora lontana vista da qui e dopo una breve pausa imbocco un sentiero secondario per toccare il piccolo ma grazioso Lac Rond, per proseguire fino alla Porte de Cristol. Ora la cima si fa decisamente più vicina, ma la salita si fa più irta e impegnativa, su ripida pietraia.
Un passo dopo l’altro, arrivo in vetta. La Gardiole non delude: la vista si apre a 360° sulla Valle della Clarée, la Valle della Guisane e tutto il brianzonese. Mi godo il pranzo ammirando il Massiccio degli Écrins e la maestosa bellezza della Barre des Écrins e della Meije. Lo sguardo salta di cima in cima e si perde nell’orizzonte intagliato dalla catena alpina.
La discesa mi porta nel Vallone de l’Oule, che mi regala paesaggi altrettanto incantevoli. Oltrepassato il Col de l’Oule, raggiungo in breve tempo il Grand Lac de l’Oule e il piccolo Lac de la Barre. Proseguo a passo svelto, anche se la fatica inizia a farsi sentire, così come la voglia di scappare dal caldo sole e trovare riparo all’ombra del bosco.
Ritornata a Névache, è d’obbligo un breve giro per il villaggio e soprattutto una capatina alla boulangerie per gustare delle deliziose tartellette ai frutti di bosco e acquistare del buonissimo pane. Nonostante il piccolo paese sia preso d’assalto da turisti ed escursionisti, noto con piacere che si respira comunque un’aria rilassata e soprattutto non c’è un fastidioso via vai di auto. Ogni estate, infatti, il comune regolamenta il traffico dei veicoli a motore verso l’Haute Clarée e organizza un efficiente servizio di navette.
Risalgo in macchina e mi avvio verso casa, soddisfatta della lunga escursione, con la promessa di ritornare presto in questo luogo di grande fascino.
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[…] per un giorno, che sia per un’escursione (la mia meta del cuore è senza ombra di dubbio la Vallée de la Clarée, nel brianzonese) o per fare la semplice […]