L’estate sta per volgere al termine, ma la stagione ci regala ancora giornate piuttosto lunghe e una piacevole frescura, in particolare al mattino presto, condizioni ideali per saltare in bicicletta e andare alla (ri)scoperta dei luoghi vicino casa. Così decido di intraprendere un’escursione su due ruote verso la Collina Morenica di Rivoli e Avigliana, approfittando di percorsi ciclabili, strade sterrate e strade secondarie.
In un anno bislacco, segnato da una pandemia che ha messo in ginocchio il settore turistico, si è tanto parlato di turismo resposanbile e di prossimità: e allora perché non approfittarne, una volta di più, per guardare con occhi nuovi ciò che si tende a dare per scontato? Perché non salire in sella e apprezzare al ritmo delle mie pedalate le mille bellezze che il territorio in cui vivo offre?
La sveglia suona mentre fuori è ancora buio, ma una buona colazione e un’abbondante tazza di tè caldo riscaldano l’anima. Le prime luci filtrano dalla finestra: è il momento perfetto per uscire e godere delle delicate sfumature che il sorgere del sole regala, per sentire sulla pelle la fresca brezza del mattino, per ammirare l’umidità della notte salire dai prati e brillare di luce.
Parto in bici da casa, da Villar Focchiardo e imbocco strade secondarie che mi portano ad attraversare i vari paesi della bassa Valle di Susa: S’Antonino, Vaie con la chiesetta di San Pancrazio che fa capolino tra le montagne, Chiusa San Michele e Sant’Ambrogio, per arrivare ad Avigliana, con il suo affascinante centro storico medievale.
La strada scivola veloce sotto le ruote e presto mi ritrovo a pedalare sulla Collina Morenica, lungo strade provinciali che fanno parte degli itinerari ciclabili “Terre dell’Ovest”. Una sosta è d’obbligo all’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, a Buttigliera Alta, per ammirare la sua magnifica architettura gotica e le splendide decorazioni in cotto.
Rimonto in sella e attraverso il comune di Rosta, per arrivare infine al Castello di Rivoli, che ospita il Museo di Arte Contemporanea. Da lassù, si può godere di un ampio e bellissimo panorama su tutta la pianura e la collina torinese, che lo rendono un perfetto posto tappa anche per un breve spuntino.
La strada ora mi porta a scendere verso Villarbasse, il cui centro storico mi lascia a bocca aperta, con i suoi bellissimi palazzi storici, le deliziose chiese e la torre di origine medievale. Proseguendo su numerosi saliscendi della Collina Morenica, che rallentano un po’ la mia pedalata, e passando tra campi e vigneti, raggiungo Reano, per poi scendere rapidamente a Trana, dove si erge, sottile ed elegante, il campanile del Santuario Nostra Signora della Stella.
Ancora una rapida discesa, purtroppo su strada statale, mi porta ai Laghi di Avigliana, di origine morenica, ai piedi del Monte Pirchiriano e della Sacra di San Michele. Da qui, attraversando parte del Parco Naturale, riprendo il percorso di andata lungo la Ciclostrada Val Susa del Diacono Martino, che mi riporta nuovamente a casa.
Un’escursione in bici di qualche ora che mi ha regalato tutta la bellezza di angoli nascosti non solo della Collina Morenica, ma anche dei piccoli comuni che ho attraversato, troppo spesso sottovalutati e poco valorizzati da noi che per primi li abitiamo e li viviamo. Imparare a vederli da prospettive diverse, con curiosità e attenzione per la loro storia e gli ambienti naturali che li circondano, potrà farli rinascere in modo consapevole e sostenibile.
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