Ci sono giornate su cui devi scommettere. Controlli le condizioni del sentiero e le previsioni meteo per uscire in sicurezza, ti prepari anche un piano alternativo nel caso le condizioni del tempo dovessero peggiorare e poi esci, zaino in spalla e scarponi ai piedi, pronta ad accompagnare il tuo gruppo. Così è stato per l’escursione al Lago Rosso del Vallone del Gravio lo scorso sabato. Un piccolo “azzardo”, premiato da scenari inaspettati.
Conosco questi sentieri molto bene, sono per me i sentieri di casa, che frequento molto spesso per mio piacere personale prima ancora che per lavoro. Mi piace camminare tra le pieghe di queste montagne e il Vallone del Gravio è per me un luogo speciale, che trovo affascinante in ogni stagione, e in cui mi piace organizzare escursioni di gruppo. Così, ho approfittato dell’ultimo periodo “utile” per salire in alto e godere dei bellissimi colori autunnali e della prima neve caduta a quote più elevate (e ancora troppo poca per creare criticità e rendere pericolosa l’escursione).
Così sabato scorso ho avuto il piacere di accompagnare un piccolo ma molto motivato gruppo di persone. Siamo partiti dalla borgata Adret, nel comune di San Giorio di Susa, con un cielo velato di grigio, ma i gialli e gli arancioni accesi del bosco di castagni e faggi in cui ci siamo immersi all’inizio della nostra camminata hanno sostituito il sole e illuminato lo spirito. In poco tempo abbiamo raggiunto il Rifugio Valgravio e da lì abbiamo proseguito seguendo il sentiero n. 506 per il Lago Rosso, con pendenze decisamente più impegnative.
Dai faggi siamo passati ai larici e la vista, man mano che salivamo, si apriva sulle montagne tutto intorno a noi, coperte dalla prima spolverata di neve, creando contrasti di colore meravigliosi. Il cielo rimaneva sui toni del grigio, a volte un po’ più chiari, altre un po’ più scuri. Poco dopo aver superato l’ampio pianoro prativo dell’Alpe Mustione, con i resti di un antico alpeggio, ecco che iniziamo a calpestare la neve.
Davanti a noi, l’imponente bastionata rocciosa solcata dal torrente Gravio, l’ultimo pezzo da superare prima di arrivare alla conca in cui sorge il Lago Rosso. Inizia a nevicare e ci chiediamo se sia il caso di continuare, d’altronde il cielo non sembra lasciarci molta speranza. Chiedo a tutti se se la sentono di continuare (bisognerà anche scendere!) e la risposta è affermativa. Per fortuna il tratto è sì ripido e impegnativo, ma non troppo lungo. Poco prima di arrivare alla conca, alziamo lo sguardo al cielo e notiamo qualche piccolo sprazzo di blu che ci incoraggia.
Arriviamo all’ampio pianoro del Lago Rosso, circondato da aspre montagne. Un vero e proprio anfiteatro roccioso, selvaggio, severo, imponente e affascinante. Come a premiare il nostro impegno, il cielo si colora di azzurro intenso e il sole splende caldo a riscaldarci e a illuminare il paesaggio, regalandoci una luce pura e cristallina. La meraviglia di tutti noi è palpabile, rimaniamo affascinati e incantati dallo spettacolo naturale che si apre ai nostri occhi.
Il tempo di mangiare pranzo e il cielo torna a velarsi di grigio, così iniziamo la nostra discesa. Ma le sorprese e la meraviglia non sono ancora finite: un arcobaleno si forma nel vallone, un regalo inaspettato che aggiunge altra meraviglia alla giornata.
Ritorniamo all’Alpe Mustione e seguiamo il sentiero sulla sinistra orografica e, sotto la neve, raggiungiamo il Rifugio Valgravio, dove ci fermiamo per una merenda. Affrontiamo l’ultimo tratto nel bosco sotto la pioggia e torniamo alle auto, pieni di gioia per la giornata trascorsa e di gratitudine per le tante e belle sorprese che ci ha riservato.
È stata una giornata speciale, per i paesaggi e gli ambienti, ma soprattutto per le persone. La parte che amo di più del lavoro di guida è far scoprire la bellezza dei luoghi attraversati, trasmettere le emozioni che la montagna regala a chi la sa ascoltare e osservare, scorgere la sorpresa, la meraviglia e la soddisfazione per avercela fatta negli occhi di chi cammina con me, soprattutto in giornate come queste, in cui le condizioni hanno reso più impegnativa l’escursione. Senza dubbio, è questo il regalo più grande, per me e per gli altri.
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[…] dei Franchi (quest’ultima variante è la mia preferita). L’itinerario che ci porta al Lago Rosso attraversa boschi di castagno, faggio e larici che in questa stagione acquistano meravigliose […]
[…] salita decisamente più ripida ad altri più dolci in prossimità degli alpeggi, sono arrivata al Lago Rosso, bellissimo specchio d’acqua che sorge su un pianoro circondato da montagne aspre e […]