Quanto può raccontare un semplice sentiero di montagna? Molto spesso li consideriamo come semplici percorsi immersi nella natura, luoghi per il relax o per mettere alla prova il nostro spirito sportivo. Ma i sentieri, soprattutto quelli di mezza montagna e poco frequentati, sono molto di più: sono custodi silenziosi della storia di un territorio e delle persone che lo hanno abitato. E i sentieri della Val Malone, sono un esempio straordinario di come il passato e la natura possano intrecciarsi lungo 180 chilometri di percorsi, da esplorare a piedi, in mountain bike o a cavallo.
La Val Malone prende il nome dal torrente che la attraversa, ed è dominata dall’antico comune di Corio, ai confini tra le Valli di Lanzo e l’Alto Canavese. Situata nell’anfiteatro morenico che caratterizza quest’area, la valle si allarga a ventaglio sull’altipiano delle Vaude, ai piedi dei monti Soglio, Angiolino ed Uja. Qui, numerose frazioni punteggiano il paesaggio, collegate tra loro da una fitta rete di sentieri, dove non è raro incontrare antichi muri in pietra a secco e borgate con case dai caratteristici tetti in lose.
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Oggi è considerata una valle “minore”, conosciuta dai più per Pian d’Audi e il monte Soglio. Tuttavia, i sentieri della Val Malone ci raccontano di un passato importante: alcuni itinerari seguono infatti i percorsi che un tempo erano battuti da artigiani e commercianti, rievocando il pulsare di una valle che viveva del lavoro delle sue mani e delle sue risorse naturali.
Per secoli, infatti, questo territorio è stato un centro di attività artigianali come la lavorazione dei metalli, la produzione di carbone e la tessitura di canapa; lungo i suoi torrenti sorsero segherie, fucine, mulini e opifici che sfruttavano l’energia idrica.
La fitta rete di sentieri e mulattiere raccontano di passaggi di uomini e merci per raggiungere i mercati di Corio, Lanzo, Cirié e Torino, dove gli abitanti della Val Malone andavano per approvvigionarsi di beni di prima necessità e vendere i loro prodotti (in particolare legna, carbone, formaggi, burro e uova). Oggi, camminando tra boschi e borgate, si possono ancora trovare tracce di queste tradizioni, nei ruderi di antichi opifici, nei ponti che attraversano i torrenti e nei racconti della tradizione orale.
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A partire dalla fine dell’800, la Val Malone divenne una meta prediletta per la villeggiatura. Le famiglie borghesi di Torino raggiungevano queste montagne per respirare aria fresca e godere dei paesaggi e della bellezza delle montagne. La villeggiatura nelle Valli di Lanzo e nelle zone limitrofe deve le sue origini al tempo in cui i duchi di Savoia erano ospitati delle famiglie aristocratiche locali per dedicarsi alla caccia, attività tanto amata dai sovrani sabaudi e praticata in forma aulica nei dintorni della Venaria Reale.
Sino al secondo dopoguerra sulla montagna di Corio vivevano circa seimila persone. Dopo decenni di spopolamento e abbandono, nel 2008 alcuni abitanti della valle si riuniscono in gruppi informali con lo scopo di ripristinare i sentieri di collegamento tra Piano Audi e Ritornato. Nel 2015 avviene la costituzione formale dell’Associazione Sentieri Alta Val Malone: l’obiettivo è riconnettere in modo sostenibile il territorio preservandone il patrimonio paesaggistico e culturale. Un ottimo esempio di iniziativa bottom-up che ha permesso il recupero di un grande numero di sentieri e percorsi altrimenti destinati alla scomparsa e all’oblio.
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La varietà dei percorsi permette a chiunque di trovare il proprio ritmo: dai sentieri più impegnativi per i più esperti a quelli più dolci, ideali per le famiglie. La rete di sentieri è ben segnalata, con pannelli tematici lungo i percorsi che raccontano le storie legate ai luoghi e una cartografia dedicata; inoltre, i sentieri ripristinati vengono rilevati tramite tecnologia GPS, dotati di un numero identificativo e inseriti nel Catasto Sentieri della Regione Piemonte.
Un invito a scoprire questa valle in ogni stagione e a varie altitudini, a praticare un turismo responsabile, lento e curioso. Escursioni a piedi o in mountain bike che diventano un’esperienza ricca di storie, paesaggi e panorami.
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