Le montagne di casa non deludono mai. Dopo tanti mesi in cui ho dovuto un po’ mettere da parte le mie camminate solitarie in alta quota, se non strettamente legate a sopralluoghi e al mio lavoro da guida escursionistica, finalmente mi sono concessa un giorno tutto per me. E allora da dove ripartire, improvvisando una camminata la mattina stessa?
Guardo fuori dalla finestra, controllo le previsioni meteo, preparo velocemente lo zaino e nella mente traccio il mio itinerario tra le montagne che conosco bene, ma che ogni volta sanno stupirmi, affascinarmi e darmi energia positiva. La stagione è quella che amo di più, i colori stanno virando all’oro e ho davvero voglia di tornare a camminare al mio ritmo, in compagnia della macchina fotografica. Destinazione: il Vallone del Sangonetto.
L’itinerario più noto e frequentato è quello per il Colle del Vento, ma voglio cambiare un po’ sentieri e allungare il mio giro. Così decido di andare al lago Blu e di fare un anello. Avevo sempre visto dall’alto il lago, ho percorso i sentieri intorno più volte, ma ancora mi mancava un piccolo pezzetto. Quale occasione migliore?
Mi dirigo con l’auto fino al casotto Fumavecchia e da lì inizio la mia camminata, raggiungendo in poco tempo Pian dell’Orso. Dalla Valle di Susa scollino in Val Sangone: quel momento, ogni volta, mi lascia senza fiato per la bellezza delle montagne che fanno da cornice al vallone. Seguo il sentiero per il Colle del Vento, ma arrivata alla Fontana di Nuna, prendo il sentiero scende sulla sinistra per l’Alpe Giaveno.
Lungo questo tratto si può ammirare la Rocca del Montone dal basso, aspra e imponente. Mi guardo intorno e mi godo ogni passo, mi immergo nell’ambiente e ammiro la sua bellezza, le luci del mattino, le ombre delle montagne, l’erba color giallo intenso. Il Vallone del Sangonetto in autunno è per me qualcosa di magico e speciale, un luogo in cui non posso fare a meno di tornare.
Raggiunto l’Alpe Giaveno Superiore, risalgo verso il lago Blu. Arrivano le prime nubi, che creano scenari meravigliosi tra le cime delle montagne, con contrasti di luci e ombre che rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Lungo questo tratto incontro alcuni escursionisti, solitari come me. Un saluto, una breve chiacchierata e poi ognuno riprende il proprio cammino.
Arrivo al lago Blu e una pausa è d’obbligo lungo le sue sponde. Dalla riva non si riesce ad apprezzare nella sua interezza, sembra molto più piccolo di quanto non sia in realtà. Occorre salire un po’ lungo il ripido sentiero che porta al Colle delle Vallette per vederne bene la forma e la grandezza, e ammirare lo specchio delle sue acque.
Dalla pianura stanno arrivando veloci le nuvole, così senza indugio dal colle salgo ancora a Punta Costabruna, giusto in tempo per scorgere ancora il panorama, che viene presto avvolto dalla nebbia. Dalla cima, scendo al Colle del Vento, con sprazzi di panorami che vengono svelati a sprazzi. Qui mi fermo per un rapido spuntino d’improvviso la vista si apre sul lago Rosso, con bellissimi raggi di luce che illuminano porzioni di montagne.
La nebbia avvolge nuovamente tutto, così ripongo la macchina fotografica, mi riparo dal vento e dall’umidità e torno veloce a Pian dell’Orso al casotto, per chiudere così il mio anello.
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