Oh, per una Musa di fuoco, capace di ascendere al risplendente empireo dell’Invenzione:
un regno per palcoscenico, principi per attori, e monarchi, a spettatori di un dramma grandioso!– Enrico V, Prologo. William Shakespeare
Questa è la storia di parole scritte secoli fa e che ancora oggi hanno la forza di parlare alla nostra anima e ritrarre il nostro mondo.
Henry V è stato il centro di tutto il viaggio a Londra. Bello, bellissimo. Shakespeare non delude mai, e questa produzione mi è entrata nel cuore. Parole che non moriranno mai, ed io più emozionata che mai. Un Jude Law eccezionale, come l’intero cast.
È anche una storia di pioggia e sole; del tempo che è sempre fuggevole; di scoperte inaspettate e luoghi ben conosciuti. Come Cecil Court, scoperta per caso, e amata dal primo sguardo; o Golden Square, una piccola oasi di tranquillità a pochi passi dalla frenetica Regent Street. Capitare per caso in mezzo ai festeggiamenti per il Capodanno Cinese e vedere Trafalgar Square addobbata a festa. E ancora South Bank, uno di quei luoghi dove mi piace tornare ogni volta e camminare lungo il Tamigi, e l’immancabile visita al quartiere di Notting Hill e al famosissimo mercato di Portobello.
Londra è sempre come una piccola avventura per me. Ha ai miei occhi qualcosa di magico, è sentirmi a casa e al contempo essere incantata da quello che definirei il suo “caos ordinato”. Questo viaggio non è stato diverso: un’altra avventura da aggiungere alla mia lista, altri luoghi e storie, alcuni scoperti per la prima volta e altri visti sotto luci differenti.
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