Ieri era l’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna. In una giornata così pregna di importanza e significati, non posso fare a meno di pensare a ciò che mi sta più a cuore, ovvero l’ambiente montano. Così mi sono interrogata su cosa volesse dire per me una montagna al femminile, in quanto donna che non solo ama praticare escursionismo ma che ne ha fatto anche una professione.
Di donne e montagna si inizia a scrivere e parlare, anche se ancora troppo poco. Così come è ancora esiguo il numero di donne che esercita professioni legate alla montagna. Basti pensare alle guide alpine: su circa 1100, solo una ventina sono donne, ovvero il 2%. E poi ci sono tutti gli altri lavori legati alla montagna, meno blasonati ma altrettanto importanti, come la pastorizia, l’agricoltura o l’artigianato, in cui le donne, anche qui, non sono certo la maggioranza.
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