I conti in sospeso si chiudono sempre.
Un anno fa mi ero trovata a percorrere il sentiero verso il Taou Blanc, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Era una mattina di fine settembre e la notte precedente le cime che abbracciano i piani del Nivolet erano state ricoperte da un velo leggero di neve. Arrivata al Col Leynir ricordo di essermi bloccata, le gambe non ne volevano sapere di muoversi. Nella mia testa, la paura mi mostrava solo il vuoto e rendeva i miei piedi insicuri. Non mi interessava salire in cima, preferivo godermi in tranquillità la giornata, assaporarne i primi toni autunnali. La montagna, in quel momento, aveva per me un altro significato. (altro…)