Quanti itinerari ci sono per raggiungere il monte più famoso e iconico della Bassa Valle di Susa? Ce ne sono diversi, ma scegliere di raggiungere il Musinè da Almese può essere una valida e interessante alternativa alla salita classica da Caselette, soprattutto se si desidera evitare di incontrare troppe persone durante la camminata e godersi in tranquillità l’ambiente naturale circostante.
Conosciuto per le tante storie e leggende e per la sua particolarità geologica (è infatti costituito da rocce ultrabasiche del mantello terrestre), il Musinè non smette mai di sorprendere, anche nella scelta dei percorsi.
Quello che ho scelto per la mia escursione ha come punto di partenza Rivera, frazione del comune di Almese, e si snoda lungo parte della pista tagliafuoco e sentieri. Il percorso non è ben segnato, si trovano dei cartelli in alcuni punti (non guardate i tempi, non sono realistici) ma spesso si va un po’ a istinto. Se non si conosce bene la zona, quindi, meglio munirsi di GPS e avere con sé una valida carta dei sentieri (oppure affidarsi a una guida escursionistica ambientale). Non ci si può invece sbagliare una volta raggiunto il Colle della Bassetta, da dove in poco tempo si raggiunge la cima con la sua inconfondibile croce.
A parte questo dettaglio tecnico ( di non poco conto), l’itinerario è molto piacevole e soprattutto in ombra, un vantaggio se la giornata è molto calda. Si cammina infatti quasi sempre in un bosco, prima di latifoglie e poi di pini silvestri. Attenzione però alla processionaria, che in primavera abbonda: meglio evitare di portare con sé cani.
Rispetto alla “normale” da Caselette, la salita al Musinè da Almese è più dolce, con alcuni tratti ripidi verso la fine del percorso. Anche qui, però, dipende dal sentiero che si decide di prendere, poiché ci sono delle alternative più dirette. Camminando su questo lato della montagna, inoltre, occorre prestare attenzione ai bikers che, soprattutto durante il fine settimana, percorrono strade e sentieri in MTB. Il comune di Rivera, infatti, ha ideato diversi itinerari tematici per mountain bike, con diversi gradi di lunghezza e difficoltà, volti alla scoperta di questa porzione di territorio.
Se all’apparenza, durante la camminata, non sembra di stare salendo al Musinè, per via degli ambienti boscosi e ricchi di acqua, soprattutto dopo che è piovuto, a guardarsi intorno con attenzione si possono notare il colore rossastro della terra e le rocce scure che contraddistinguono questo monte. Il bello delle escursioni è anche questo: prestare attenzione ai dettagli, a quelle piccole cose “nascoste” che ci raccontano così tanto dei luoghi che stiamo attraversando.
Non a caso quest’area è compresa nella Zona Speciale di Conservazione Monte Musinè e Laghi di Caselette, istituita nel 2017 per salvaguardare e tutelare la coesistenza di ambienti anche molto diversi tra loro, quali zone umide e aree xerotermiche, e la sua ricca biodiversità.
Tra i “tesori” presenti in questa zona e che si incontrano lungo il percorso è l’Arboreto didattico, situato in località Pian dei Listelli lungo la pista tagliafuoco che collega Rivera di Almese con Caselette. Si tratta di un’area dedicata alla conoscenza del bosco, dei suoi alberi e della sua gestione, con alcune simpatiche sculture in legno che catturano l’attenzione e la curiosità non solo dei bambini ma anche noi più grandicelli.
Un’escursione insolita e meno conosciuta, ma che regala paesaggi e panorami molto belli e affascinanti, perfetta se si vuole conoscere un lato diverso del tanto famoso Musinè.
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