Sono passati ormai due mesi abbondanti dal mio ultimo viaggio a Londra, accanto a me sulla scrivania “Virginia Woolf. Art, Life and Vision” attende, paziente, di essere sfogliato e letto con attenzione. Anche le fotografie scattate attendono pazienti dopo essere state scelte, ordinate, catalogate.
E così, in una piovosa domenica di fine novembre, inizia il viaggio a ritroso nella mia amata Londra.
Si parte da alcuni luoghi ormai diventati famigliari, una sorta di appuntamento fisso ogni volta che torno in questa città. Una passeggiata a South Bank, l’immancabile mercato a Portobello il sabato mattina con sosta obbligata alla Hummingbird Bakery (i cupcakes migliori mai assaggiati), un giro per Hyde Park e poi per negozi in Oxford e Regents Street, riprendere fiato (e calorie) alla Nordic Bakery, infine Covent Garden e pausa caffè da Monmouth Coffee.
Poi ci sono le nuove scoperte e appuntamenti occasionali, perché a Londra non puoi davvero annoiarti nemmeno volendo impegnarti molto. Questa volta niente teatro e Shakespeare, ma rimaniamo sempre in ambito letterario spostandoci di qualche secolo fino ad arrivare a Virginia Woolf, con una splendida mostra alla National Portrait Gallery, di cui conservo gelosamente il catalogo acquistato.
Da Trafalgar Square fino a Marylebone, per immergersi ancora di più nella bellezza delle parole e dell’arte. Per chi come me ama i libri, Daunt Books è un piccolo angolo di paradiso. Una libreria dove il tempo e il rumore della vita si fermano fuori dalla porta, e perdersi tra i caratteri stampati è un dovere morale.
Il viaggio si chiude nel quartiere di Islington, con un brunch domenicale presso The Modern Pantry. Trovato per caso su internet cercando locali gluten free e scelto non solo per il menù ma anche (ammetto la frivolezza) per la bellezza del loro sito web, non ha certo deluso le aspettative. Un altro punto sulla mappa trasformatosi in tappa obbligata, che non mancherà nei prossimi viaggi.
Siente pronti a fare la valigia?
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