In un mese di maggio alquanto piovoso, molti piani e programmi, sia personali che professionali, sono saltati. Tuttavia ho approfittato di qualche finestra di bel tempo per tornare in sella e tornare a pedalare un po’. Tra le mie piccole cicloescursioni, vi racconto la mia salita in bicicletta al Paradiso delle Rane.
La bassa Valle di Susa ben si presta agli amanti del ciclismo: non solo mtb, ma anche bici da corsa e gravel. Tra sentieri immersi nei boschi, colli entrati nella storia delle due ruote, percorsi sulla collina morenica di Avigliana e Rivoli, numerosissime strade che portano ai paesi e alle borgate di montagna, fino alla recentissima Ciclovia Francigena, ce n’è davvero per tutti i gusti!
Tra le mie pedalate preferite ci sono sicuramente le strette e tortuose strade che salgono lungo i fianchi delle montagne valsusine. Abituati a percorrerle in auto per raggiungere l’attacco dei tanti sentieri escursionistici, troppo spesso le viviamo distrattamente, come qualcosa da passare in fretta per poi goderci la nostra giornata in alta quota. Queste strade, invece, possono regalarci suggestioni, panorami e dettagli che solo la lentezza ci permette di cogliere e apprezzare.
Non fa eccezione la salita in bicicletta al Paradiso delle Rane. Sono partita da casa, da Villar Focchiardo e dopo aver affrontato una prima salita piuttosto impegnativa nei primi tornanti per raggiungere borgata Banda con la sua Certosa benedettina, ho seguito un tratto del Sentiero del Marrone e della Pietra. Immerso in verdi e rigogliosi castagneti, questo sentiero prende il nome dalla lunga tradizione della coltivazione del castagno e dell’estrazione della pietra che interessa numerosi paesi della bassa valle.
Seguendo questa piacevole mulattiera si sbuca alla frazione Martinetti, nel comune di San Giorio di Susa. Da qui inizia la vera e propria salita sulla strada asfaltata che porta a Cortavetto, meta conosciuta per i laghi del Paradiso delle Rane e punto di partenza per escursioni a piedi che portano ai tre rifugi della zona: il Rifugio GEAT Val Gravio, il Rifugio Amprimo e il Rifugio Toesca.
Lungo la strada si incontrano diverse borgate: Pognant-Grangia, Re, Airassa e Città. Attraversarle a ritmo di pedalata concede il tempo per osservare le diverse case, i balconi fioriti, le piccole chiese con i loro campanili, le fontane. Ci si accorge che la montagna è ancora abitata, anche se non più come un tempo e molte sono diventate seconde case. Tra gli spiragli del bosco, poi, si può ammirare il panorama sulla bassa valle, tra cui spicca il Castello Borello.
La salita è tutta in ombra, caratteristiche che la rende particolarmente gradita nelle giornate di gran caldo. Man mano che ci si alza dei quota si può osservare come la vegetazione cambi al variare dell’altitudine. Dai castagni si passa gradatamente i faggi, come le loro folte chiome che schermano il sole. In questa stagione, inoltre, il maggiociondolo è in piena fioritura: i suoi grappoli punteggiano di giallo intenso e vivace il verde dei boschi.
Raggiunta borgata Città occorre ancora percorrere circa 2 km per raggiungere Cortavetto. La salita si più impegnativa, con alcuni tratti in pendenza sostenuta da affrontare con le gambe già un po’ stanche e il pensiero al pranzo. L’asfalto lascia il posto a un facile sterrato e infine si giunge al parcheggio di Cortavetto. Da qui si scende ai laghi del Paradiso delle Rane, così chiamati perché ambiente di riproduzione della rana alpina, conosciuta anche come rana rossa o rana temporaria.
Qui ci si può riposare a bordo lago, fare un pic-nic sui prati che lo circondano oppure approfittare del bar-ristoro situato lì accanto per un ottimo pranzo o una golosa merenda. Qualunque scelta si faccia, l’ambiente naturale e il paesaggio ripagano ampiamente della fatica della pedalata.
E poi giù, si sfreccia in discesa e si torna a casa!
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[…] si possono percorrere diversi sentieri. Noi siamo partiti da località Cortavetto, nei pressi del Paradiso delle Rane, seguendo il sentiero n. 513A che da Travers a Mont si collega a quello “classico” di […]
[…] bosco, nei suoi colori e suoni, compiendo un piccolo anello tra borgata Adret, Travers a Mont e il Paradiso delle Rane e percorrendo un brevissimo tratto del Sentiero dei […]