L’autunno è senza dubbio la mia stagione preferita. Le giornate si accorciano, l’aria si fa frizzante, il cielo più terso, le montagne si colorano dei toni caldi del giallo e dell’arancione, e la luce, più obliqua, regala una luminosità dorata che avvolge tutto quanto.
E proprio in questo periodo dell’anno mi piace effettuare alcune escursioni in luoghi che diventano un poi più magici e incantati, come quella ai laghi di Bellagarda in Valle Orco, oppure questa a Cima del Bosco in Val Thuras.
Conosciuta anche come Valle di Thures, la Val Thuras è una valle laterale della Valle di Susa, circondata da numerose vette che superano i 3.000 metri di altitudine, e prende il nome dall’omonimo torrente che scorre per tutta sua lunghezza. Al suo imbocco si trova il piccolo abitato di Thures, dal quale si gode di un bellissimo panorama sui Monti della Luna e sullo Chaberton.
L’escursione parte proprio da borgata Thures, le cui case con grandi fienili, i numerosi forni e i prati un tempo coltivati a patate e orzo testimoniano di una vivace comunità montana che fino alla prima metà del secolo scorso arrivò a contare ben 800 abitanti.
Partendo dalla piccola piazza, dove si trova il rifugio La fontana del Thures, si risalgono gli ampi prati subito fuori dall’abitato e si imbocca il sentiero, ben indicato da cartelli, che porta a Cima del Bosco. Fin da subito ci si immerge in un bellissimo bosco di larici, che in questa stagione si accendono di un vivido arancione, reso ancora più brillante dai raggi del sole che filtrano tra i rami. La pendenza del sentiero è piuttosto sostenuta, ma trovando il giusto passo si affronta senza particolari problemi. Inoltre, la fatica è ampiamente ricompensata dallo splendore della natura.
Man mano che si sale (impossibile non effettuare innumerevoli pause per scattare fotografie) si abbandona il bosco, che si fa sempre più rado, e si aprono ampi panorami sulla Val Thuras e le montagne tutto intorno. Imponente, il Monte Chaberton, a fare da sfondo a questi paesaggi da cartolina.
Lasciato il bosco, si affrontano ancora qualche centinaio di metri di dislivello e in poco tempo si raggiunge Cima del Bosco, con la sua inconfondibile cappella-bivacco, dove, in caso di maltempo o forte vento, si può trovare un gradito riparo.
Dalla sommità si può apprezzare una fantastica vista a 360 gradi sull’alta Val di Susa, la Valle Argentera e il Colle del Sestriere. Se la giornata lo permette e non tira troppo vento (cosa assai frequente) è decisamente piacevole fermarsi anche oltre la mera pausa pranzo e godere appieno del panorama e della bellezza delle montagne tutt’intorno.
La discesa si effettua per lo stesso itinerario di salita, ma verso la fine consiglio una deviazione che porta alle baite Chalvet con la loro graziosa chiesetta e da lì, seguendo una piacevole strada sterrata si ritorna in poco tempo a borgata Thures.
Ultima nota, durante tutta l’escursione è bene prestare attenzione ai tanti appassionati di mountain bike: Cima del Bosco è infatti un’apprezzata meta di escursioni in MTB e non è certo raro incontrarli mentre scendono sul sentiero.
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