In questo nuovo periodo di zone multicolori, con ancora numerose limitazioni per gli spostamenti, ne approfitto per andare alla scoperta dei sentieri e delle strade “di casa”, a piedi o in sella alla mia gravel. Gli itinerari sono tanti e anche se alcuni li conosco già molto bene, offrono ogni volta scorci e suggestioni diverse. Meno frequentata e conosciuta da me, invece, è la Collina Morenica in bici: i percorsi sono davvero tanti e non solo per mountain bike, così mi sono ripromessa di andare alla sua scoperta.
Il mio percorso parte dalla zona dei Mareschi, nel Parco naturale dei Laghi di Avigliana, un’area palustre attraversata dal canale Naviglia e dove tra i canneti non è raro scorgere anfibi, anatre, svassi, nidi aironi, o anche caprioli e cinghiali che si abbeverano. Da qui si arriva in poco tempo al Lago Grande, per poi deviare in direzione del castello di Avigliana, uno dei più antichi castelli del Piemonte, costruito nel 924 e situato sulla cima del Monte Pezzulano.
Risparmio alle mie gambe la salita limitandomi a osservare i suoi ruderi dal basso e mi dirigo verso la Chiesa di San Pietro, uno degli edifici medievali più importanti e suggestivi della città. La chiesa, di impianto romanico ma con successive aggiunte gotiche, sorge nell’omonimo borgo, al quale è collegata da un’imponente scalinata.
Dopo un pausa obbligata e la foto di rito (impossibile non fermarsi ad ammirare questa incantevole chiesa), ecco che inizia la salita sulla collina morenica, lungo la strada per Reano. La pendenza può risultare un po’ impegnativa se non si è troppo allenati, ma è piuttosto breve e quasi subito si devia per un sentiero sterrato. Qui inizia la vera e propria immersione nell’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana, un insieme di crinali e dolci colline che separano la Bassa Valle di Susa dal corso del Sangone.
Se si decide di avventurarsi sulla collina morenica in bici (o anche a piedi) e non si conosce, o si conosce poco, la zona, occorre dotarsi di gps. Qui infatti è tutto un intreccio di sentieri e strade sterrate attraverso fitti boschi, praterie e piccoli stagni. La flora è davvero ricca e tra gli alberi si possono osservare castagni, frassini, querce, aceri, olmi o ciliegi selvatici. Sebbene siano ancora spogli, nel sottobosco stanno iniziando le prime fioriture che regalano minute e vivaci pennellate di colore.
Mi ritrovo a percorrere un tratto della Via dei Pellegrini, un lungo itinerario che si snoda in Bassa Valle di Susa tra antiche vie, suggestivi borghi, monumenti religiosi, massi erratici, antiche cascine e luoghi intrisi di magia pagana. Mi godo il sole primaverile e ogni tanto mi fermo per immergermi nel paesaggio e i suoi colori, godermi il silenzio umano e i suoni della natura, guardare le nuvole che corrono nel cielo.
Proseguo nel mio giro a due ruote: un facile sterrato, con qualche piccola pendenza, mi conduce nuovamente verso l’abitato e in un attimo mi ritrovo al castello di Rivoli. Anche qui una piccola pausa è d’obbligo per ammirare non solo l’edificio ma anche il panorama sulla pianura torinese.
Ora non mi resta che rientrare verso Avigliana, questa volta passando per strade secondarie attraverso i comuni di Rosta e Buttigliera Alta, che mi riconducono piuttosto velocemente al mio punto di partenza.
Un bell’itinerario, da ripetere magari con qualche variante. Esplorare la collina morenica in bici svela bellezze e particolarità di un’area che, seppur molto conosciuta e frequentata da molti, ha sempre qualcosa da raccontare.
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[…] non mancano mai di stupire per la loro bellezza ogni volta che li percorro. Dopo un po’ di giri in bici per la bassa valle, tocca ora calzare gli scarponi. Decido per una meta conosciuta, ma sempre molto affascinate: la […]