Racconto di un viaggio tra persone, natura e ispirazione in Bassa Valle di Susa
Ci sono esperienze che accadono quasi all’improvviso, ma lasciano un’impronta profonda. Un messaggio su Whatsapp, un po’ di telefonate, qualche scambio mail, ed ecco che in pochissimo tempo si organizza una tre giorni di esperienze outdoor in Bassa Valle di Susa per alcuni operatori turistici internazionali. Così è nato il Fam Trip ad Avigliana, svoltosi dal 18 al 20 giugno 2025.
Il termine Fam Trip è l’abbreviazione di Familiarisation Trip, ovvero un viaggio offerto gratuitamente – o a prezzo contenuto – agli operatori turistici con l’obiettivo di fa scoprire una destinazione o un prodotto turistico e farlo inserire nei cataloghi dei potenziali buyer.
L’invito è arrivato da Viaggi Solidali e Ostello Casa Conte Rosso, nell’ambito del progetto Erasmus Routes of Mobility. Ed è diventato in fretta molto più di un semplice viaggio: è stato uno spazio vivo di condivisione tra operatori turistici internazionali — Lituania, Francia, Spagna e Italia — che si sono ritrovati qui, nel cuore pulsante della Bassa Valle di Susa, con occhi curiosi.

Giorno 1 — L’accoglienza è un’arte
Il primo passo, come in ogni viaggio o cammino, è stato l’incontro. Tra le vie del centro storico di Avigliana, ci siamo lasciati guidare dal ritmo lento e dalle voci delle botteghe artigiane.
Abbiamo ascoltato le storie di Eleonora di Petronilla’s World, incantati dalle sue creazioni; ci siamo fermati davanti alle delicate xilografie giapponesi di Mara Cozzolino, e abbiamo sorriso con Monia di Turututela, tra colori, idee e sogni che prendono forma.
Ogni incontro un dono. Ogni voce una finestra aperta sulla bellezza dell’autenticità.

Giorno 2 — Camminare e pedalare per ritrovare connessioni
Il secondo giorno ci ha portati in cammino, dal Castello di Avigliana fino ai Laghi, attraverso le Rocce Rosse.
È lì, tra salite dolci, boschi e panorami che aprono il respiro, che si comincia davvero ad ascoltare la terra sotto i piedi e le persone accanto. Nessun filtro, solo natura e umanità.
Il pomeriggio ci ha visti salire in sella per un bike tour sulla Collina Morenica: un tuffo tra boschi e strade sterrate, pedalando in allegria e curiosità.
La sosta al Castello di Rivoli, l’incontro con la spiritualità di Sant’Antonio di Ranverso, e la merenda finale con gelato artigianale all’Agriturismo Soldanella hanno messo il sigillo a una giornata che sembrava un piccolo romanzo di viaggio.

Giorno 3 — La montagna che unisce
Il terzo giorno è stato quello della salita alla Sacra di San Michele, lungo il suggestivo Sentiero dei Principi.
Camminare verso il monumento simbolo del Piemonte, passo dopo passo, è stato come attraversare un tempo diverso: antico, solenne, accogliente.
Dalla vetta del Monte Pirchiriano lo sguardo si è allargato su un paesaggio che abbraccia e invita. E là in alto, cin un luogo ricco di storia, arte, cultura e spiritualit , è stato chiaro: il turismo può essere un ponte.

Non solo esperienze: relazioni
Il terzo giorno delle nostre esperienze outdoor in Bassa Valle di Susa si è chiuso alla Ciclocucina – teatro perfetto per le nostre cene – con una riunione informale, ma dal sapore intenso. Idee, pensieri, criticità e prospettive sul turismo come leva per la conoscenza, la sostenibilità e la crescita condivisa.
Ci siamo confrontati parlando di ospitalità vera, di rispetto dei luoghi, di azioni da intraprendere ma anche di emozioni che fanno la differenza.
Un grazie speciale ad Alfredo dell’Ostello Casa Conte Rosso, ideatore di questa piccola grande avventura che mi ha coinvolta con entusiasmo e fiducia.
Grazie alla Ciclocucina per il cibo che sa di casa e di energia. E grazie a chi ha portato calore, sorrisi, professionalità, domande e meraviglia.
Ogni persona incontrata ha lasciato un seme. E io, come guida, come essere umano, non vedo l’ora di vederli crescere.
C’è qualcosa di magico nel costruire insieme, nel raccontare un territorio con lo sguardo di chi lo ama.
E allora sì: collaborare è crescere. Insieme.

Leave A Reply