L’arrivo dell’autunno non significa per forza dover rinunciare ad andare in bicicletta. Anche se non si è dei super sportivi, con qualche giusta accortezza nell’abbigliamento e nella scelta dei percorsi si possono fare delle belle e piacevoli pedalate anche nelle stagioni più fredde. La Ciclovia Francigena in Valle di Susa è un itinerario perfetto per tutto l’anno, adatto a tutti i tipi di biciclette e a ogni tipo di allenamento.
Di recente realizzazione (il primo lotto qui descritto è stato completato nel 2022), l’itinerario collega i comuni di Caselette e San Giorio di Susa per un totale di circa 40 chilometri; è interamente pianeggiante e si snoda su sede protetta e strade secondarie a bassa densità di traffico.
In aggiunta, lungo il percorso si incontrano numerose stazioni ferroviarie della linea SFM 3 Torino-Susa/Bardonecchia, perfetto per l’intermodalità bici-treno e per modulare il percorso in base alle proprie necessità e possibilità.
La Ciclovia Francigena: un viaggio nella storia della Valle di Susa
Storicamente, la Valle di Susa è sempre stata una valle di passaggio che mette in comunicazione la piana di Torino con la Francia e l’Europa attraverso i valichi del Monginevro e del Moncenisio. Questo territorio ha visto il passaggio di popoli, eserciti, sovrani, pellegrini e mercanti, diventando un vero e proprio crocevia di lingue e culture fin dall’epoca romana. I paesi e i borghi che dal Medioevo di sono sviluppati lungo l’asse viario e che oggi possiamo attraversare in bicicletta raccontano affascinanti storie di vita quotidiana, tradizioni e cultura.
Un percorso nel tempo e nella storia, immersi in un paesaggio sì fortemente antropizzato ma che ci regala scenari unici e meravigliosi sulle montagne intorno e su scorci di vita rurale. La Ciclovia Francigena si snoda infatti tra campi coltivati, piccoli centri storici, prati e piccole aree boscose, rendendo questo itinerario mai banale o noioso. E per andare ancora più indietro nel tempo, nell’era neolitica, non può mancare una tappa al Museo Laboratorio della Preistoria di Vaie per conoscere la vita quotidiana della Preistoria.
A dominare l’interno percorso, la splendida Sacra di San Michele, abbazia costruita sul Monte Pirchiriano alle soglie dell’anno Mille e oggi simbolo della Regione Piemonte.
Borghi e castelli
I centri storici dei comuni attraversati dalla ciclovia sono dei piccoli scrigni di bellezza; ogni tappa è un’occasione per immergersi nella storia di questi luoghi. Tra le mete più affascinanti spiccano i borghi storici di Avigliana e Sant’Ambrogio, che si possono raggiungere con brevi deviazioni dal percorso principale. Avigliana, alle porte della valle, affascina per i due laghi di origine glaciale e l’incantevole centro medievale, su cui svetta il castello, uno dei più antichi del Piemonte. Sant’Ambrogio, saprà conquistare tutti i ciclisti per la sua atmosfera tranquilla, i resti delle antiche cinte murarie con la torre civica, i resti del castello e la chiesa di San Giovanni Vincenzo con l’imponente campanile.
Impossibile non citare il castello di San Giorio, che domina la media valle dallo sperone roccioso di origine morenica su cui sorge. Svolgeva la funzione di controllo del transito di mercanti ed eserciti lungo la valle e venne distrutto dalle truppe del generale Catinat nel 1691. I resti visibili oggi non sono che una parte di un complesso molto più ampio e imponente, costituito da un castello superiore, un castello inferiore e una casaforte. Ogni anno ad aprile, il castello diventa il protagonista della manifestazione della Soppressione del Feudatario.
Via Francigena for All: un percorso accessibile a tutti
Il tratto di itinerario compreso tra Villar Focchiardo e Avigliana è interessato dal progetto “Via Francigena For All“. Finanziato dalla Regione Piemonte, il progetto si occupa di rendere alcuni tratti della Via Francigena più semplici da percorrere e accessibili a tutti.
Lungo questo tratto della ciclovia, presso Cascina Roland a Villar Focchiardo e il Lago Piccolo di Avigliana, sono state realizzate due aree di sosta accessibili anche ai disabili, con una piccola officina “fai da te” per la manutenzione della bici e prese elettriche alimentate da pannelli solari per ricaricare le e-bike o le carrozzine elettriche.
Inoltre, nei comuni di questa tappa sono stati installati dei pannelli multisensoriali con informazioni sul territorio e la ciclovia, consultabili anche da chi è affetto da disabilità visive o uditive.
La Ciclovia Francigena: deviazioni dal percorso
La ciclovia non è solo un itinerario per ciclisti, ma diventa anche un punto di partenza per tutti gli sportivi. La Valle di Susa offre infatti numerose opportunità per tutti gli amanti della natura e delle attività outdoor: una vasta rete di itinerari escursionistici, numerosi percorsi per mountain bike e per ciclisti su strada come l’itinerario MTB Alp45 o la salita al Colle Braida, moltissime falesie di arrampicata e vie ferrate, come la via ferrata Carlo Giorda o la via Ferrata dell’Orrido di Foresto.
Che si tratti di un percorso di relax o di una sfida sportiva, la ciclovia è un invito a esplorare un angolo di Piemonte ricco di storie da raccontare e di bellezze da scoprire. Il tutto con un occhio alla sostenibilità, per un turismo lento, che rispetti l’ambiente e valorizzi le comunità locali.
{Vuoi percorrere la Ciclovia Francigena? Scarica qui la traccia gpx}
Leave A Reply