Une delle mie poesie preferite si chiude con il verso: se viene l’Inverno, potrà la Primavera essere lontana?*
Siamo ben lontani dall’epoca romantica, ma quella voglia di rinnovamento che Shelley invoca, seppur in maniera molto più personale e meno attivista, rinasce puntuale con l’abbozzo di verde delle prime foglie e lo sbocciare dei fiori.
La primavera è qui, un inizio piovoso che però nulla ha tolto alla bellezza di questo risveglio della natura. I sentieri sono fangosi e rallentano il passo, ma l’animo è come sollevato da quel peso scuro dei lunghi giorni d’inverno.
Tutto diventa un po’ più luminoso, e in un attimo la vita esplode prepotente.
*Ode al Vento dell’Ovest, Percy Bysshe Shelley. Prima edizione nel 1820.
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